sabato 14 aprile 2012

Anche il buonismo ci seppellirà?

Qualche tempo fa ho scritto che il sentimentalismo ci avrebbe seppelliti: folle oceaniche al funerale di perfetti sconosciuti, messaggi accorati di dolore ecc...
Oggi rettifico, o meglio, aggiungo un elemento: il buonismo.
Può andare sempre tutto bene? è possibile che si debba trovare una giustificazione (non una spiegazione, cosa ben diversa) ad ogni atto? insomma, siamo ancora in grado di assumerci le nostre responsabilità (nel bene e nel male) di fronte alle nostre azioni?
Rifletto su questi elementi perchè trovo una dicotomia tra il "pensare comune buonista" e, per esempio, il codice civile o penale; pur conoscendoli solo di riflesso (e neanche tanto bene) mi sto accorgendo che questi due strumenti, tralasciando giustificazioni e spiegazioni ci mettono di fronte alle famose responsabilità, ed a volte il conto che presentano è abbastanza salato.
Per ovvi motivi legati al segreto professionale non potrò dilungarmi sui due episodi che son stati il germoglio di questa riflessione, ma...
  1. ha senso la percezione di impunità che si porta dentro un ragazzo africano che si permette di insultare, scappare, dettare condizioni, ed altro che sarebbe troppo circostanziato, forte del fatto che "io arrivo da XXX e non sono come gli altri, a me il permesso di soggiorno devono darlo" concludendo il ragionamento citando episodi simili con l'happy end da lui citato?
  2. ha senso che un educatore, non la madre, di fronte alla lettura di un grave capo d'imputazione di un giovane che ha previsto delle misure altamente restrittive commenti "è colpa della società"?
 Sarà anche colpa della società italiana, ma siccome questa affermazione chiama in causa tutti e nessuno allo stesso tempo, mi sembra che il fulcro del discorso torni ad essere quello delle responsabilità: ogni individuo, nella sua libertà, ne porta l'onere ed anche l'onore. E se la società ha una colpa, questa è di non averlo saputo educare al rispetto ed al pensiro ragionato prima di un'azione. Finchè preferiremo le giustificazioni alle responsabilità continueremo ad avere una società dalla lacrima facile ed immatura.

venerdì 6 aprile 2012

Il trota salmonato

Curioso che un movimento politico che ha fatto le sue fortune nascendo sulle ceneri di "mani pulite" si ritrovi adesso ad un passo dallo sgretolarsi per lo stesso motivo... un motivo "italianissimo" ma che proprio per questo pare paradossale per chi ha millantato l'esistenza di una Padania più irreale di Atlantide, da staccare dalla palla al piede romana.

Alla fine di tutta questa vicenda chi mi spiazza di più è Bossi senior:

1) se veramente non ne sapeva nulla, ha fatto la figura dell'anziano coglionato dalla badante... ed un po' mi dispiace...

2) mentre Berlusconi iniziava ad ipotizzare complotti politico-giudiziari lui si dimetteva assumendosi le responsabilità di un eventuale errore... gesto decisamente antipolitico e che gli rende in ultimo un minimo di dignità...

3) se ha ammesso candidamente di aver sbagliato, vuol dire che effettivamente c'è del marcio ed a quanto pare i "mariuoli" questa volta sono i componenti della sua famiglia: moglie e figli... quoque tu Bruti, filii mihi... i corsi e ricorsi storici si ripetono...

Povero Bossi, fagocitato da tutto ciò che era la sua vita... di trote, credo, ne vorrà sentir parlare solo al ristorante.