domenica 25 novembre 2007

Sull'educazione

Così iniziavano i trattatelli di pedagogisti, filosofi, pensatori e quant'altri avessero qualcosa da insegnare fino alla metà del 900. Io trattati non voglio scriverne, voglio però scrivere una riflessione che mi gira in testa da alcuni giorni.
  • Educare un animale richiede pazienza
  • Educare un bambino (diciamo tuo figlio) richiede pazienza e comprensione
  • Ri-Educare un ragazzo richiede pazienza, comprensione e... verrebbe da dire una buona dose di masochismo
E sì, perchè mentre nei primi due casi si ha l'impressione di "scrivere su una tabula rasa", nel terzo caso è necessario prima instaurare un rapporto umano fatto di rispetto e fiducia (e già qui ce ne vuole di tempo...), poi bisogna scardinare tutto un vissuto fatto di espedienti, vissuti negativi ed assunzioni di categorie di pensiero "da strada". Bisogna condurre la persona dall'arrangiarsi per sopravvivere all'appropriarsi della propria vita facendo attenzione però a non condizionargli la stessa imponendogli alcuni dictat. Allora si lavora sull'esperienza positiva, la si valorizza, si passa sopra alle ricadute e si punta "all'essere" che si ha davanti.
Il masochismo consta nel fatto che i risultati spesso non si vedono, anzi, campeggiano le "sconfitte"; la forza per andare avanti con la carica giusta la dà la consapevolezza che alla fine i risultati ci saranno. Di questo ne sono intimamente convinto, i risultati ci saranno, altrimenti, che ci faccio io col mio lavoro???

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