sabato 6 agosto 2011

Choc culturale


Quest'anno ho trascorso 15 giorni di vacanza alla scoperta dell'Olanda. Condizioni atmosferiche un po' instabili (o meglio stabilmente sul brutto tempo) non mi hanno impedito di ammirare, prima ancora dei paesaggi ecc..., lo stile di vita: tutto o quasi è ordinato, pulito, decoroso; le case dei quartieri popolari sembrano dei bigioux rispetto ai nostri palazzoni-alveare; ogni casa (condomini compresi) ha il suo piccolo giardino, curato in modo differente, e su ogni giardino si affaccia una vera e propria vetrina domestica ornata con ninnoli, candele e fiori.
Per le strade, tra le case, in Olanda regna anche il silenzio: non una radio accesa ad alto volume, nessuno che grida dalle finestre, nessuna auto parcheggiata in doppia fila o peggio sulla immancabile pista ciclabile, bambini che giocano perchè se lo spazio antistante la strada non è un luogo pericoloso in quanto tutti rispettano il limite di velocità dei 30 Km/ora, nessuno che si sogna di suonare il clacson per far valere le proprie ragioni.
Rientrare a Torino, dopo aver assaporato questo stile di vita, è stato traumatico: scaricavo la macchina e sentivo in contemporanea tre impianti stereo sintonizzati su musica popolare rumena, neomelodico napoletano e tunz tunz... (wow ampia scelta!!!); il giorno dopo odo urla provenire da non so dove che invitano un interlocutore a prender atto che “ha scassato la minchia”; auto parcheggiate in ogni dove pure ad agosto. Insomma l'inferno (o quanto meno un purgatorio).
Col passare dei giorni mi son posto due domande a riguardo:
  • Quanto condiziona il contesto negli atteggiamenti che assumiamo? Ossia, le stesse persone che popolano i dintorni di casa mia, trapiantate ad Utrecht per esempio, agirebbero come fanno a Torino? Oppure uno stile di vita differente, la possibilità di avere una situazione abitativa molto più decorosa dei quartieri popolari nostrani che ti invita indirettamente alla tranquillità sancirebbero un effetto nordico?

  • Ma è tutto oro quello che luccica? quello che io ho visto dorato con gli occhi del turista, vissuto nella quotidianità, è così idilliaco?

    Sobborgo di Maastricht

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